Gli scriccioli sono quelli che si chiamano grasul in romagna, grasèi nel piacentino, ciccioli nel modenese (ed anche da noi), sfrizzoli nel centro Italia, in tantissimi modi in Campania e, detto da Maria Grazia, in Calabria si chiamano scarafùagli o risimoglie.
Sono dei gustosissimi piccoli pezzetti di carne magra che si ricavano dalla bollitura della parte grassa del maiale. Gli scriccioli vengono poi lasciati cuocere sul fondo della pentola e tolti solo dopo molte ore di cottura (almeno 3 o 4) quando saranno cotti e ben croccanti. Una volta scolati da quello che diventerà lo strutto (la parte grassa, appunto), vengono salati, lasciati freddare e riposti in frigorifero, dove si conservano per molto tempo.
Come mai so queste cose? Nella famiglia di mio marito, come del resto in tantissime altre famiglie della Maremma, c'è l'usanza, verso la fine di dicembre, di macellare un maiale per farne bistecche, rosticciana, prosciutti...e anche lo strutto e gli scriccioli!
Così, mentre Roberta preparava la focaccia con il rosmarino, a casa mia si impastava la schiaccia con gli scriccioli, sempre con la farina del Molino Rosignoli, naturalmente! Risultato? Perfetto!!
500 gr di farina 0
1/2 cubetto di lievito fresco
200 gr di scriccioli
1 bicchiere d'acqua
1 cucchiaino di zucchero
1 cucchiaino di sale
Per prima cosa, mettete gli scriccioli a scaldarsi in un pentolino antiaderente.
Ponete 250 gr di farina in una ciotola, aggiungete il lievito sciolto nell'acqua tiepida con lo zucchero e dopo anche gli scriccioli. Vi accorgerete che scaldandosi, si scioglie anche lo strutto che li avvolgeva, così non c'è bisogno di olio. Mescolate bene il tutto, aggiungete il sale e il resto della farina. Quando l'impasto inizia a diventare consistente, lavoratelo su una spianatoia cosparsa di farina...lavoratelo energicamente e sbattetelo più volte sul piano di lavoro, in modo che si scateni il glutine e dia il via alla lievitazione.
Se volete una schiaccia un po' più alta e morbida, mettete tutto l'impasto in un unica teglia leggermente oliata, se invece preferite una schiaccia bassa e croccante, dividetelo in due teglie e fate lievitare per almeno un'ora in un luogo tiepido (io metto l'impasto nel forno leggermente scaldato). Quando l'impasto è raddoppiato di volume, cuocete in forno caldo a 220° per almeno 30 minuti o fino a che non vedete che sia sopra che sotto, ha raggiunto un bel colore dorato. Se volete, prima di infornare, cospargete la schiaccia di olio e sale oppure, per i più audaci, di zucchero!!
6 commenti:
Ciao Bea, mai sentiti gli scriccioli!!! Non li conosco! Chiederò al mio carnezziere di fiducia!! baci Anna
Ciao Bea in Campania , se ho capito di che si tratta si chiamano cigule, noi ci facciamo il tortano, ossia un tarallo morbido di pasta cresciuta a cui aggiungiamo anche formaggi e salumi
@Anna: non ti preoccupare se non li conosci, effettivamente sono una cosa un po' particolare ma se li vuoi provare, dal mio "studio" su Wikipedia, ti posso dire che i miei scriccioli in Sicilia si chiamano frittule....fammi sapere!
@Cinzia: hai ragione, ci viene fatto anche il tortano! L'ho fatto circa un anno fa ma non ho messo gli scriccioli, solo salumi e formaggi...buonissimo!!
Mamma mia che sarà buona questa focaccia...anche se non ho mai assaggiato gli scriccioli!!!
Una fetta di mortazza in quella focaccina ci sta proprio bene.
@Donaflor:chissà, magari li puoi trovare in una norcineria, così provi la mia schiaccia!!
@Flò: ma che golosastra che sei!! Fai una bomba calorica ;D !!
Buona giornata a tutte!!
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