Buongiorno! Continuiamo con i prodotti di stagione e dopo i funghi della scorsa settimana oggi Light and Tasty porta in tavola l'uva.
Già trattata anche negli anni scorsi (qua trovate la mia insalata e il petto di pollo), l'uva la si consuma al naturale sia come fine pasto che come spuntino di metà giornata, ma è possibile inserirla in ricette sia dolci che salate.
L'uva è indicata per gli sportivi prima di un allenamento per la presenza di zuccheri, ma è ricca anche di flavonoidi, di antocianine e di vitamine.
Per la presenza di acqua e di potassio, ma poco sodio l'uva è particolarmente diuretica e indicata a chi soffre di ritenzione idrica.
Per questo lunedì ho scelto di inserire gli acini di uva nello strudel, dolce tipico del Trentino, che solitamente si prepara con le mele.
Senza zuccheri aggiunti e senza burro, rustico sia nell'aspetto che nel gusto, il mio strudel di uva lo si può servire direttamente nella teglia, leggermente tiepido appena spolverato di zucchero a velo.
Vediamo ora come si prepara lo strudel di uva.
100 g di farina 1
50 g di farina di grano saraceno
1 pizzico di sale
1 uovo
2 cucchiai di olio extravergine d'oliva delicato (se non l'avete usate un olio di semi)
1 cucchiaino di Dolcedì (zucchero naturale estratto dalle mele)
acqua tiepida q.b. (io ne ho usate 5 cucchiai)
700 g di uva bianca, rosata e nera (in proporzioni variabili)
50 g di mandorle tritate
qualche amaretto o biscotti secchi
poco latte per pennellare
zucchero a velo q.b.
zucchero a velo q.b.
Preparazione:
Iniziamo subito a preparare la pasta strudel mettendo in una ciotola la farina con il sale, mescolare e unire l'olio, l'uovo, il Dolcedì (se non l'avete potete tranquillamente non dolcificare oppure mettete un cucchiaino raso di miele) e iniziate a impastare unendo piano piano l'acqua, finite di impastare sulla spianatoia.
Una volta ottenuto un panetto elastico, mettetelo a riposare coperto, almeno per 30 minuti.
Nel frattempo lavate l'uva, dividete gli acini a metà e togliete i semini.
Con il mattarello iniziate a tirare la sfoglia fino ad ottenere un rettangolo sottile. Per comodità vi consiglio di metterlo già su un foglio di carta da forno per facilitare il trasporto nella teglia.
Sbriciolate gli amaretti sulla sfoglia (io ho usato il fondo di un pacchetto di amaretti per cui sono andata a occhio), versate gli acini di uva e ricoprite con le mandorle tritate.
Ora con un pò di pazienza arrotolate lo strudel dopo aver ripiegato verso l'interno i lati più corti.
Cuocete in forno caldo a 180° per 40 minuti, deve dorare. Una volta pronto, aspettare che diventi tiepido, quindi tagliare le fette e spolverizzate con zucchero al velo.
Come avranno utilizzato l'uva le amiche del team?
Carla: pollo con curry e uva
Cinzia: Calzoni con spinaci e uvetta col Bimby
Elena: Cake pops all’uva
Maria Grazia: Involtini di bresaola con l’uva
Milena: Plumcake integrale con uva nera e bianca
Cinzia: Calzoni con spinaci e uvetta col Bimby
Elena: Cake pops all’uva
Maria Grazia: Involtini di bresaola con l’uva
Milena: Plumcake integrale con uva nera e bianca
Molto invitante il tuo strudel Dani e un po' diverso dal solito con le mele. Un bacione a presto :)
RispondiEliminaLo strudel è uno dei miei dolci preferiti, con l'uva non l'ho mai fatto, dovrò rimediare! Un abbraccio e buona settimana.
RispondiEliminaAdoro el strudel . De vero delizioso !
RispondiEliminaAnche io adoro lo strudel e ottima questa versione! Splendida ricetta, um abbraccio
RispondiEliminaA me, da brava golosona, piace un sacco lo strudel. Con l'uva non l'ho mai provato ma sono certa mi piacerebbe un sacco. Ottimo dolce per cominciare bene questa settimana.
RispondiEliminaHa un aspetto strepitoso Daniela, lo sai che con l'uva fresca non lo ho mai provato? ottima idea.
RispondiEliminaNe posso immaginare la dolcezza!
RispondiEliminawow che buono questo strudel, ma più di tutto mi intriga quella pasta sottile con la farina di grano saraceno, deve essere uno sballo con questo ripieno!
RispondiEliminaAdoro lo studel in ogni sua versione. Ammiro moltissimo la tua bravura nella stesura della pasta. E' perfetta, sottile e croccante
RispondiEliminaCaspita! Uno strudel veramente interessante, sarei proprio curiosa di assaggiarne una fetta!
RispondiEliminaIo adoro l'uva ma è una delle frutta in assoluto assieme ai fichi dolcissimi ed io non posso. Prendo nota comunque non si sa mai...buona serata.
RispondiEliminaLa tua variante di strudel mi incuriosisce molto, da provare!!!
RispondiEliminaBaci
Fa venire voglia di assaggiarlo, sicuramente sarà già finito :-(
RispondiEliminaBaci
Lo strudel è uno dei dolci della tradizione italiana che preferisco per la sfoglia sottile e il dolce ripieno e questa tua versione è molto interessante Dani😍😋
RispondiEliminaQuel giorno abbiamo avuto la stessa idea realizzando lo strudel,mentre il mio rimane più classico avendo utilizzato le mele il tuo devo dire che vien voglia di provarlo....non l'ho mai assaggiato con l'uva!
RispondiEliminaUn abbraccione
Una vera delizia!!! viene voglia di addentarlo! :-D un bacione
RispondiEliminaChe voglia, lo strudel è il mio dolce preferito, il tuo è molto invitante, ti è venuto perfetto.
RispondiEliminaChe buono che sarà questo strudel! Particolare e insolito! Complimenti ♡
RispondiEliminaAdoro lo strudel e questo all'uva ha un aspetto troppo invitante :-P Come ne vorrei una fetta adesso :-P Buona domenica Dani <3
RispondiEliminaMolto ma molto interessante che regala a questo classico dolce con le mele un sapore in più
RispondiEliminaDaniela tiene que estar muy rico
RispondiEliminaChe bontà questo strudel...mi piace proprio come dolce in generale e questa tua versione mi ispira tantissimo!! Un abbraccio!
RispondiEliminaadoro lo strudel :)) così però non l'ho mai mangiato, bravissima!
RispondiEliminaDavvero particolarissimo come strudel! Senza dubbio da provare
RispondiEliminaLo strudel lo adoro ed in Trentino ne ho fatto davvero incetta e ovunque lo abbia mangiato, era sempre superlativo! La tua versione con l'uva la trovo favolosa, di solito non amo le varianti alla classiche ricette ma mi piace molto l'uva e mi intriga molto questa ricetta. Brava Danieluccia!
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